Gli appassionati di magia nera, occultismo ed esoterismo, non possono non recarsi a Cefalù e conoscere la storia di Aleister Crowley, “l’uomo più cattivo mai esistito”, come egli stesso si definiva.
È proprio nell’incantevole cornice del borgo medievale di Cefalù, infatti, che Crowley scelse di vivere – e di morire, anche se poi non riuscì a realizzare il suo desiderio (voleva essere seppellito sulla Rocca, vicino al Tempio di Diana) –, eleggendo come sua unica dimora al mondo l’Abbazia di Thelema (Thelema Abbey), sulla Rocca di Cefalù, un’altura di circa 270 metri che sovrasta il paese, dalla quale ammirare un panorama mozzafiato.
Esoterismo a Cefalù: la storia dell’occultista Crowley
La nascita dell’esoterismo moderno la si deve ad Aleister Crowley, pseudonimo di Edward Alexander Crowley, scrittore, pittore, poeta, filosofo, alpinista (tra i primi a scalare il K2) ed occultista britannico, che negli anni ‘20 decise di trasferirsi a Cefalù, accompagnato da due concubine (Leah Faesi con i due figli piccoli e Ninette Fraux) e da alcuni suoi adepti, destando subito la curiosità e il sospetto tra gli abitanti di Cefalù. Studioso di antropologia, archeologia e psicoanalitica, fu lui ad aver importato il tantra e il tantrismo, trattando di taoismo e sperimentando il buddhismo e gli enteogeni.
Crowley nacque nel 1875 a Leamington, nell’entroterra britannico, da genitori cristiani evangelici. Si formò culturalmente presso il Trinity College di Cambridge, dove iniziò a scrivere poesie e interessarsi alla magia e all’occultismo. A 23 anni divenne membro dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, la più grande organizzazione occulta fondata alla fine dell’800, il cui pensiero era basato sull’astrologia, sulla Cabala e sul Libro dei Morti.
Da qui inizia a delinearsi questa controversa figura, che compose l’opera The Book of the Law (che, come Crowley raccontò, gli venne dettata dalla voce di un’entità chiamata Aiwass) mentre si trovava in Egitto; in questi anni, scrisse ed elaborò la religione filosofica denominata Thélema, fondata sul Libro della Legge.
L’incontro fra Crowley e Cefalù avviene nel 1920, dopo vari viaggi e permanenze in giro per il mondo. Approdato sulla Rocca di Cefalù, nella località di Santa Barbara, trovò un casolare abbandonato e lo ribattezzò Abbazia di Thélema: questo edificio divenne il tempio e il luogo centrale di irradiazione dell’occultismo e del satanismo in cui la comunità di adepti del “Maestro Therion” o “Frater Perdurabo”, come veniva chiamato – ma egli preferiva definirsi “la Bestia 666” – avrebbe potuto mettere in pratica le dottrine del Thélema.
Gli adepti del crowleysmo, per entrare a far parte della comunità, dovevano apportare un notevole contributo in denaro; inoltre, bisognava osservare una regola fondamentale: gli uomini dovevano avere la testa rapata, le donne dovevano tingersi i capelli biondi o rossi, se non li avevano già di colore naturale.
Crowley visse nell’Abbazia di Thelema insieme ai suoi seguaci fino al 1924, quando venne espulso dal Regno d’Italia (non poteva risiedere in nessun’altra parte d’Italia) per ordine del Governo fascista con l’accusa di antifascismo. La vera motivazione dell’espulsione, in realtà, era legata allo scandalo che girava attorno alle misteriose pratiche compiute nell’Abbazia basate su oscenità e perversione, alla convivenza con più donne al di fuori del vincolo matrimoniale (si praticava l’amore libero, il poliamore), alla presenza di bambini nella casa e all’assunzione di sostanze stupefacenti (per accrescere la coscienza magica, come dichiaravano), fatti che allarmarono il popolo e il vescovo di Cefalù.
In più, la morte sospetta di Raoul Loveday, studente universitario di Oxford di 23 anni che, come la moglie denunciò, avvenne a causa dei rituali orgiastici praticati nell’abbazia (per i quali Crowley venne processato, insieme all’accusa di oltraggio al pudore e di aver esposto le sue donne nude come punizione), ne decretò la definitiva espulsione.
Da Cefalù, città che amava moltissimo, Crowley si rifugiò a Tunisi e lì portò avanti un’intensa propaganda antifascista attraverso la scrittura di poesie satiriche su Mussolini, che riteneva il diretto responsabile della sua espulsione. Morì a Brighton il 1° dicembre 1947.
La figura di Crowley è legata al satanismo sebbene moltissimi studiosi non lo considerino un seguace di queste pratiche: egli stesso, infatti, nei suoi scritti, si dichiarava apertamente ateo e negava l’esistenza di Satana. Crowley condannava la violenza, anche se ci sono tracce di alcuni suoi probabili sacrifici di animali compiuti proprio a Cefalù e di torture alle donne che gli disubbidivano.
Rimane certo, però, il suo obiettivo principale: soppiantare il Cristianesimo, religione verso la quale nutriva una forte rabbia a causa del rigido indottrinamento che gli era stato imposto dal padre. Pertanto, Crowley divenne il maggiore esponente della religione magica, fondata sulla magia sessuale e la via della mano sinistra.
L’Abbazia di Thélema a Cefalù: ieri…
Sui muri e sui pavimenti dell’Abbazia di Thélema, Crowley dipinse delle frasi che riportavano gli assunti della filosofia pratica di Thélema, una religione-non religione, insieme alle immagini di nudo e pornografia (in uno stile fra l’espressionismo figurativo e il surrealismo), il cui scopo era quello di abituare i visitatori alla visione di queste scene, in modo da renderli indifferenti alle pulsioni sessuali, e ad altre scene che ritraevano pratiche sessuali, uomini che si accoppiavano con animali, che simboleggiavano le divinità, e immagini diaboliche.
Al suo arrivo nell’Abbazia, Crowley scardinò tutte le porte interne per renderlo un unico locale in cui vivere tutti insieme, uomini, donne e bambini, spesso nudi, e accoppiarsi liberamente, avendo cura di chiudere le imposte prima di iniziare i riti orgiastici, per impedire agli occhi esterni di vedere ciò che accadeva all’interno dell’eremo.
All’ingresso vi era una grande stanza adibita a tempio e al centro era stato posto un altare a sette lati su cui poggiava un grande libro circondato da candele accese. Di fronte all’altare era stato messo un braciere sacrificale, dove per la prima volta Crowley evocò l’antico culto di Seth o Shaitan, il dio che, ai tempi del Cristianesimo, venne associato a Satana.
In questa ampia sala vi erano due troni, in uno sedeva l’occultista (ad est) e nell’altro la sua prima concubina Leah Faesi (ad ovest), e in altri punti della stanza si trovavano quattro sgabelli triangolari; sul pavimento Crowley aveva disegnato una stella a cinque punte inscritta in una circonferenza.
…cosa ne resta oggi
L’Abbazia di Thélema, che fu dimora di pratiche rituali e orge violente, è un edificio tuttora esistente, e sono moltissimi gli appassionati di turismo esoterico che ogni anno si recano a Cefalù per visitarla, attratti dalla curiosità, dalla fantasia e dalla stravaganza che evoca questo luogo. Raggiungibile percorrendo un sentiero che si trova di fronte al cimitero del paese, l’Abbazia oggi riversa in condizioni fatiscenti, sebbene negli anni siano stati iniziati dei lavori di restauro.
Lo stato di decadimento ha cancellato le numerose decorazioni che si trovavano sui muri, e che scandalizzarono i primi abitanti accorsi a visitare l’Abbazia dopo l’abbandono da parte dei seguaci di Crowley; di questi disegni e frasi, rimane solo una dettagliata testimonianza fotografica ad opera di un giornalista inglese recatosi a Cefalù poco prima che la casa venisse rimessa a nuovo.
Se si chiedono informazioni sulla vecchia casa “do’ diavulu” agli abitanti di Cefalù, spesso le notizie sono vaghe e diverse: alcuni dicono si trovi di fronte al cimitero, altri sulla strada che porta a Gibilmanna, altri ancora in contrada Santa Barbara, dove effettivamente si trova.
Chi si reca oggi all’Abbazia, purtroppo, trova ben poco di esoterico ma gli si apre davanti un paesaggio grottesco e decisamente diverso dalla natura bucolica degli anni in cui Crowley abitò a Cefalù. Al rudere (sprangato da assi di legno marcio) si può accedere solo da una finestra divelta e all’interno, come detto, i dipinti di Crowley sono per lo più rovinati, anche se un occhio attento può ancora cogliere l’atmosfera di un tempo e alcuni simboli che rievocano la sua dottrina dell’occulto.
È ancora visibile, almeno, il motto della Bestia 666 che sovrasta l’abbazia, “Fa ciò che vuoi”, su cui è stata basata l’intera “esistenza ideale”, scandalosa e fanatica, di Crowley.
Immagine di copertina: www.guidasicilia.it